Digital Time – Tipografia a Napoli

FIle di stampa in RGB o CMYK?

FIle di stampa in RGB o CMYK?

Spesso ci viene chiesto dai nostri clienti sei sia più corretto salvare un’immagine o un file in CMYK o RGB per la messa in stampa.
Per questo motivo abbiamo deciso di scrivere questa piccola guida che spiega il perchè il CMYK è la soluzione migliore per la messa in stampa di un file.

Partendo dal principio per comprendere il motivo di quest’affermazione è necessario capire la differenza tra RGB e CMYK:

RGB

E’ l’acronimo di Red, Green e Blue (rosso, verde e blu) e sono i 3 colori base che permettono la creazione di tutta la scala comatica di luce chiamata anche Sintesi Additiva.

La sintesi Additiva si ottiene sommando le luminosità di ogni colore base fino a ottenere il colore desiderato, perciò la somma di 100% di rosso, 100% di verde e 100% di blu darà come risultato il bianco ed essendo generati da luce o pixel l’RGB è la soluzione ottimale a monitor per realizzazione di immagini e grafiche web o digitali.

CMYK

È l’acronimo per Cyan, Magenta, Yellow e blacK (ciano, magenta, giallo e nero) e sono i 3 colori + 1 che permettono la creazione di tutta la scala cromatica che va a sottrarre luce detta anche Sintesi Sottrattiva.

La sintesi Sottrattiva si ottiene dalla differenza della luminosità di ogni colore. La somma di 100% di ciano, magenta e giallo non dà origine al nero ma al bistrò ed è per questo che la moderna tecnologia ha introdotto il nero pieno come quarto colore andando così a creare la famosa quadricromia che è il metodo di colore utilizzato da tutte le tipologie di stampanti e per tutto ciò che riguarda la stampa.

Ora che abbiamo capito il significato di RGB e CMYK dovrebbe essere più chiara che la differenza tra i due metodi è nel calcolo del colore destinato a due diverse finalità, il web e la stampa.

La gamma colori CMYK è minore rispetto a quella RGB, specialmente nelle tonalità brillanti, fluo e metalliche. L’RGB gestisce moltissimi colori che non esistono in CMYK: una conversione di un’immagine da RGB a CMYK, in presenza di determinati colori, dà un risultato di stampa normalmente più spento, le tonalità di colore su monitor cambiano notevolmente rispetto al risultato finale nella stampa.

Quando si lavora per la stampa si dovrebbe utilizzare il metodo colore CMYK, possibilmente a 300 dpi di risoluzione. Nel processo inverso, le differenze sono quasi impercettibili.